FAIR TRIAL vs FREE PRESS

ALLA RICERCA DI UN EQUO BILANCIAMENTO

La vexata quaestio dei rapporti tra i media e la giustizia penale impegna da tempo la dottrina giuridica contemporanea, e la riflessione de iure condito e de iure condendo è attualmente rinvigorita dall’entrata in vigore del D.lgs. 188/2021 in tema di rafforzamento della presunzione di innocenza (disciplina che recepisce la Direttiva UE 2016/343).

La segretezza delle indagini preliminari (presidio ineludibile per l’effettività e buon andamento delle investigazioni) e la pubblicità del dibattimento (garanzia di trasparenza e di controllo diffuso nell’esercizio della giurisdizione) rappresentano d’altronde due realtà composite ed in potenziale immanente conflitto nel procedimento penale, e tale contrapposizione si riflette anche nel complesso rapporto coi media.

Il rischio – già fortemente avvertito da numerosi Autori (ex multis G.Giostra; E.Amodio; G.Caiazza) – è che l’interesse degli organi dell’informazione si concentri (quasi) esclusivamente sulla fase iniziale delle indagini preliminari (dove è dominus il pubblico ministero per mezzi e conoscenze), ed in particolare sulla fase cautelare (che vede l’indagato in vinculis in condizione di particolare vulnerabilità), finendo pertanto per snaturare e ribaltare de facto il modello processuale accusatorio, che invece si fonderebbe sulla centralità del dibattimento come sede naturale del contraddittorio paritetico tra le parti.

Altre Pubblicazioni:
“FAIR TRIAL vs FREE PRESS. Alla ricerca di un equo bilanciamento.” in AA.VV. “Il processo mediatico. Informazione e giustizia penale tra diritto di cronaca e presunzione di non colpevolezza – Giurisprudenza Penale / Wolters Kluwer · 19 ott 2022